Il freddo è arrivato e praticamente in quasi tutti gli 8 mila comuni italiani i caloriferi sono stati messi in funzione. Però per stare al caldino, specie se ci si trova nella cosiddetta zona climatica E o F- quella che comprende le grandi città del Nord come Milano, Torino, Venezia e le aree di montagna – conviene seguire il decalogo messo a disposizione dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Una sorta di manuale pratico per evitare sprechi e non incorrere in sanzioni per un uso scorretto del riscaldamento.
Effettuare la manutenzione degli impianti
Questa è la regola più importante, sia per la sicurezza sia per non incorrere in indesiderate multe. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia sanzioni a partire da 500 euro.
Controllare la temperatura
Ambienti troppo caldi fanno male alla salute, oltreché al portafoglio. Sebbene la normativa attuale consenta di mettere il termostato fino a 22 gradi, anche 19 gradi sono sufficienti per l’ambiente di casa. Farà sicuramente bene al budget familiare ricordarsi che per ogni grado abbassato anche la bolletta scende tra il 5 e il 10%.
Ogni zona ha le sue ore
Le ore massime di accensione giornaliera sono indicate per legge e variano a seconda delle sei diverse zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Ad esempio per i comuni in fascia ‘E’, quelli al Nord, è consentito fino a un massimo di 14 ore.
Pannelli riflettenti tra muro e termosifone.
Installando questi pannelli, si riduce con semplicità la dispersione di calore.
Schermare le finestre durante la notte
Bisogna ricordarsi, per la notte, di chiudere bene tapparelle e persiane. In alternativa, le finestre vanno schermate con delle tende pesanti. Il caldo non uscirà, il freddo non entrerà.
Check-up allo stabile
L’isolamento termico su pareti e finestre dell’edificio è un aspetto da non trascurare: se la costruzione è stata completata prima del 2008, probabilmente non rispetta le attuali normative sul contenimento dei consumi energetici e conviene valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. Con i nuovi modelli che disperdono meno calore il beneficio può essere doppio: si riducono i consumi di energia fino al 20% e si può usufruire degli ecobonus, la detrazione fiscale del 65%.
Via libera a impianti innovativi
Sono convenienti ed efficienti le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati dove la caldaia è alimentata con acqua preriscaldata da un impianto solare termico e/o da una pompa di calore alimentata con un impianto fotovoltaico.Per chi ammoderna gli impianti sono previste detrazioni fiscali.
Termosifoni in libertà
Davanti ai termosifoni non andrebbero posizionati mobili e addirittura neanche la biancheria stesa. E’ un’inutile dispersione di calore.
Cronotermostati
L’installazione di questi dispositivi elettronici consente di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa.
Valvole termostatiche
Regolano il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, consentendo di mantenere costante la temperatura impostata e di concentrare il calore negli ambienti più frequentati. Inoltre, permettono di evitare sprechi: la bolletta può scendere fino al 20%.