Visita fiscale: cosa succede ai malati assenti (anche) da casa

Può capitare a tutti, nei momenti di assenza dal lavoro per malattia, di dover uscire da casa per casi di reale necessità. Ma è anche notorio che i lavoratori siano tenuti, obbligatoriamente, a rendersi reperibili durante gli orari delle visite fiscali.

Le nuove regole della visita fiscale INPS

Le nuove regole postume alla Riforma Madia che riguardano la visita fiscale INPS, uguali per tutti i lavoratori pubblici e privati, prevedono infatti che in caso di malattia ci si debba trovare – in orari prefissati –  presso l’indirizzo domiciliare ascritto sul certificato medico per la visita del medico inviato dall’Istituto per l’accertamento dello stato di malattia.

Visita fiscale: come funziona e quante volte può capitare

Secondo il Decreto, la visita deve essere unica in un giorno, ma è soggetta a ripetibilità discrezionale, ovvero può verificarsi più volte nello stesso periodo di assenza dal lavoro. In generale, il lavoratore deve quindi sempre tenersi pronto al controllo medico nelle fasce di reperibilità e aspettarsi, soprattutto nel caso di malattie prolungate, un controllo medico (inviato dall’azienda durante i primi 3 giorni) e uno successivo (inviato dall’INPS).

Le visite possono avere luogo sette giorni su sette, festivi compresi, nelle seguenti fasce orarie: 9 -13 e 15-18 per i dipendenti del pubblico impiego, 10 -12 e 17-19 per quelli del settore privato.

Irreperibilità durante la visita fiscale: quali sono le conseguenze

Premesso che ogni mancata visita fiscale non connessa allo stato di salute è considerabile ingiustificata e che per correttezza sarebbe sempre meglio preavvertire il datore di lavoro o l’Amministrazione di un’uscita urgente, è fondamentale sapere che in caso di assenza scattano delle sanzioni severe:

  • in caso di mancata reperibilità il lavoratore perde il diritto all’indennità di malattia per i primi 10 giorni di assenza;
  • dal 10° giorno, in poi viene dimezzata.
  • dalla data della terza assenza alla visita di controllo non giustificata, si perde il diritto all’intera indennità per tutto il periodo della malattia.

Esoneri dall’obbligo di reperibilità: quali e quando

Esistono però degli esoneri dall’obbligo di reperibilità, dimostrabili entro 15 giorni. Dalla più semplice motivazione di doversi recare in farmacia, qualora nessuno possa farlo in propria vece, ai più specifici, come nei seguenti casi:

  • patologie gravi che richiedono terapie salvavita: come cure di chemioterapia;
  • stati patologici che riguardano una invalidità riconosciuta (di almeno il 67%);
  • malattie in cui è a rischio la vita del lavoratore;
  • infortunio sul lavoro;
  • patologie per causa di servizio;
  • gravidanza a rischio.

Le conseguenze per chi non si fa trovare

Sanzioni economiche e provvedimenti disciplinari, dunque, per chiunque non adempia al regolamento, ma non solo. Da parte dell’Amministrazione e del datore di lavoro, le conseguenze per assenza durate l’orario delle visite fiscali possono prendere forme anche più decisive. Nella fattispecie, il lavoratore che non venga trovato al suo indirizzo dal medico fiscale, rischia legalmente di rientrare nei casi di licenziamento per giusta causa.

Consigliabile, a conti fatti, farsi trovare nella propria abitazione e non violare codici di rispetto e i principi di buona fede e correttezza nei confronti del datore di lavoro.