Consumi, in 2 anni sono stati persi quasi 4mila euro di spesa a famiglia

“Nonostante il recupero registrato durante il 2021, dall’inizio dell’emergenza sanitaria la crisi innescata dal Covid ha cancellato quasi 4mila euro di spesa a famiglia”: la stima è di Confesercenti, che definisce la pandemia “uno tsunami per i consumi”. 
Il dato calcolato da Confesercenti è la somma della riduzione dei consumi rispetto al livello pre-crisi registrata in media da ogni famiglia nel 2020, pari a -2.653 euro, e nel 2021 (-1.298 euro), per un totale di -3.951 euro. A livello territoriale, l’arretramento peggiore si registra in Toscana, con una perdita reale di 9.119 euro di spesa per nucleo familiare. A seguire, nella classifica delle regioni che hanno perso di più, il Molise (-5.903 euro a famiglia), il Piemonte (-5.724 euro) e la Basilicata (-5.491 euro). Ma perdite superiori ai 5mila euro per nucleo familiare si rilevano anche in Sardegna (-5.305 euro), Veneto (-5.117 euro) e Valle D’Aosta (-5.014).

La compressione dei consumi nelle regioni italiane

Una compressione dei consumi delle famiglie appena sotto la soglia dei 5mila euro si registra invece in Lombardia (-4.969 euro per nucleo) e Trentino Alto-Adige (-4.620 euro), mentre subiscono una perdita superiore ai 3mila euro Puglia (-3.951 euro), Emilia-Romagna (-3.776 euro), Marche (-3.413 euro) e Umbria (-3.338 euro). Sopra i 2mila euro è invece la riduzione di spesa stimata per Calabria (-2.796 euro a famiglia), Liguria (-2.676 euro), Campania (-2.626 euro) e Friuli-Venezia Giulia (-2.554 euro). Contengono invece le perdite, comunque sopra la soglia dei mille euro, Lazio (-1.568 euro a famiglia), Abruzzo (-1.402 euro) e Sicilia (-1.025).

Cosa pesa sul calo dei consumi?

Secondo Confesercenti, a pesare sul calo dei consumi sono diversi fattori. Innanzitutto, i lockdown e le restrizioni che hanno interessato il nostro Paese tra il 2020 e i primi sei mesi del 2021. Ma a incidere sono anche la riduzione dei redditi da lavoro, l’inflazione e l’incertezza, che porta le famiglie a mantenere un tasso di risparmio ancora superiore rispetto a quello dei periodi precedenti alla pandemia, riporta Askanews.

La riforma fiscale deve ‘liberare’ le risorse delle famiglie

“La pandemia ha avuto un impatto devastante sui consumi delle famiglie – commenta la presidente Confesercenti Patrizia De Luise -. Sommando i consumi persi nel 2020 e nel 2021, è come se le famiglie avessero perso due-tre mesi di entrate. Bisogna intervenire per accelerare il recupero, perché dai consumi interni dipende circa il 60% del nostro Pil. La via maestra è quella fiscale: la riforma del fisco, che inizierà proprio con la manovra di quest’anno, deve liberare il più possibile le risorse delle famiglie”.