L’anno del Covid visto da Facebook

Nell’Year in Review, la rassegna di avvenimenti, persone e temi che più di altri hanno mobilitato il mondo social il 2020 sarà ricordato per sempre come l’anno del Covid 19. E i social di questo ricordo sono stati un amplificatore. Così, tra l’affermarsi di nuovi modi di comunicare e lavorare si è assistito a un raddoppio dei flussi di chiamate durante il primo lockdown, attraverso le piattaforme di messaggistica come messenger e whatsapp. Solo ad aprile, poi, oltre 3 milioni di italiani hanno preso parte su Facebook a gruppi locali impegnati a offrire supporto durante l’emergenza.

Gli hashtag della solidarietà

Dai video dei mezzi dell’esercito che trasportavano le bare delle vittime di Coronavirus a Bergamo alle immagini spaesanti di Papa Francesco nella piazza deserta di San Pietro dello scorso 27 marzo, la fotografia scattata da Facebook di questo 2020 è il riflesso delle nostre vite cambiate dalla pandemia. L’hashtag Andrà tutto bene ha unito oltre 4 milioni di persone in tutto il mondo per dare sostegno all’Italia, soprattutto all’inizio della pandemia, seguito da espressioni come Io resto a casa e Musica che unisce, la maratona musicale che ha mobilitato molti artisti per la raccolta fondi a sostegno della Protezione Civile.

Una piazza virtuale per ricordare i nomi dei grandi che ci hanno lasciato

Il bisogno di sentirsi parte di una comunità, nonostante la necessità del distanziamento fisico, hanno animato gruppi di ogni natura come quello Uniti contro il virus, nato per permettere alle persone di confrontarsi e scambiare idee e i flash mob Italy applaudiamo l’Italia. Nell’anno della pandemia, Facebook è stata anche la piazza per ricordare i nomi delle grandi personalità che ci hanno lasciato da Ennio Morricone a Ezio Bosso, da Jarabe de Palo a Kobe Bryant passando per Luis Sepulveda e Kim Ki-duk, riporta Askanews.

Gli eventi e i live streaming sui social

All’emergenza sanitaria è legato, in qualche modo, uno degli eventi più discussi su Facebook come il concerto di Andrea Bocelli in una piazza del Duomo deserta a Milano nella domenica di Pasqua. Ma ha trovato spazio anche il movimento Black Lives Matter che, nelle tre settimane successive alla morte di George Floyd, ha visto triplicare le conversazioni su questo topic in tutto il mondo, con una media di 7,5 milioni di menzioni su Facebook ogni giorno. In Italia, il tema è stato altrettanto sentito e proprio sulla piattaforma sono nate alcune manifestazioni come I can’t breathe protesta pacifica a Roma. Le restrizioni imposte dalla Covid 19, infine, hanno fatto schizzare come non mai anche la partecipazione, nel corso della settimana festiva di Pasqua, ai live streaming dalle pagine spirituali.