Educational Technology: un mercato in crescita con qualche criticità

L’EdTech è l’insieme delle soluzioni a supporto del processo educativo abilitato da tecnologie hardware a software, volto a massimizzare la qualità dell’esperienza di apprendimento. In Italia le imprese investono circa il 47% del proprio budget allocato alla formazione in digital learning, ma ai vantaggi derivanti dalla flessibilità della fruizione, emergono ancora criticità rispetto all’onerosità degli investimenti necessari. Per l’86% delle scuole gli investimenti futuri in tecnologie digitali costituiscono un obiettivo strategico, percentuale che si abbassa al 77% nelle università italiane. Sono alcuni dati dell’Osservatorio EdTech della School of Management del Politecnico di Milano.

Per il 35% delle scuole l’investimento economico in EdTech è troppo oneroso

In Italia sono le tecnologie tradizionali a supportare ormai a tutti gli effetti il processo di apprendimento degli istituti scolastici. Prevale l’utilizzo del registro elettronico (99%), seguito da lavagne interattive e videoproiettori (93%) e dalle piattaforme per la gestione dell’aula a supporto della didattica digitale integrata (79%). Come benefici percepiti emerge soprattutto il miglioramento dell’efficienza dei processi amministrativi (87%), mentre la maggiore criticità rilevata risiede nelle competenze dei docenti (54%) e del personale amministrativo (42%). Quasi la metà delle scuole ritiene che sia i docenti sia il personale amministrativo non abbiano le competenze necessarie per utilizzare correttamente gli strumenti digitali. Il 35% delle scuole, inoltre, indica l’investimento economico in EdTech troppo oneroso.

Un obiettivo strategico per il 77% delle università

Sono ancora poche le scuole italiane che utilizzano tecnologie più avanzate come software per la creazione di contenuto all’interno di laboratori, learning app e gaming, realtà virtuale/aumentata o AI. Per quanto riguarda le prospettive di sviluppo dei prossimi due anni gli investimenti in tecnologie digitali riguardano soprattutto laboratori di coding e robotica (57%), lavagne/pannelli interattivi, videoproiettori e realtà virtuale/aumentata.
La trasformazione digitale dell’esperienza educativa è un obiettivo strategico per il 77% delle università italiane, che però investono solo il 5% del totale dei proventi in soluzioni di Educational Technology. Nei prossimi 3-5 anni, le università puntano a investire principalmente in learning app e gaming, AI e blockchain.

Investimenti delle imprese e offerta delle start-up

Il 59% delle start-up EdTech offre soluzioni tecnologiche a supporto della formazione, mentre la restante parte si divide tra l’erogazione di contenuti e le soluzioni di finanziamento per studenti e individui. La maggior parte delle start-up eroga la propria offerta attraverso piattaforme online, con cui vengono messi a disposizione diversi contenuti formativi (videopillole, attività interattive e videolezioni). Da parte delle imprese che ne usufruiscono, tra i maggiori benefici il più indicato è la flessibilità di fruizione (83%), oltre l’innovazione e la creazione di nuovi prodotti formativi, la facilità di estensione delle possibilità di apprendimento, il contenimento dei costi nell’erogazione della formazione e il miglioramento della qualità dell’offerta formativa. Dal punto di vista delle criticità, emerge soprattutto l’onerosità dell’investimento (42%).