Adolescenti e percezione del proprio corpo: la “tempesta” dei social

Lo sappiamo tutti, i social puntano tantissimo sulle immagini, Instagram in particolare. Mostrare e mostrarsi è infatti la peculiarità della piattaforma, sempre più popolata di vip, influencer (o sedicenti tali) e tantissimi giovanissimi che, tra filtri e pubblicità, non necessariamente hanno tutti gli strumenti per capire cosa sia reale oppure no. 

I rapporti “segreti” di Instagram

Si inserisce proprio in questa tematica una ricerca interna condotta dal social e svelata – non si sa come vi sia arrivata – sulle pagine del Wall Street Journal. Secondo quanto scritto sul rapporto, l’app social ha peggiorato i problemi di immagine corporea per una ragazza su tre. Non solo: in base ai dati raccolti sugli adolescenti del Regno Unito e degli Stati Uniti, oltre il 40% degli utenti di Instagram ha affermato di aver cominciato a sentirsi “poco attraente” durante l’utilizzo dell’app.  “Il 32% delle adolescenti hanno dichiarato che nel momento in cui si sentivano insicure riguardo al loro corpo, Instagram le faceva sentire peggio” e ancora “Abbiamo peggiorato l’immagine di sé di una ragazza su tre” recitano i documenti a uso interno.

Sono le immagini le più insidiose per i giovanissimi

La ricerca condotta all’interno del gruppo di Mark Zuckerberg sull’app di condivisione di foto ha anche messo in luce che Instagram ha avuto un effetto più profondo sulle ragazze adolescenti perché si concentra maggiormente sul corpo e sullo stile di vita, mentre TikTok punta di più sulle performance artistiche o goliardiche espresse durante i video mentre Snapchat è utilizzata per i filtri divertenti. “Il confronto sociale è peggiore su Instagram”, ha affermato lo studio. La ricerca, inoltre, spiega che la pagina Esplora dell’app, dove un algoritmo adatta le foto e i video che un utente vede, può creare una spirale di contenuti dannosi poichè vengono replicate le stesse tipologie di messaggi.

Nuovi argomenti e nuove modalità di fruizione

“Stiamo esplorando dei modi per invogliare gli utenti a esplorare diversi argomenti, proponendo contenuti che siano di ispirazione e conforto, e siamo ottimisti che questo possa aiutare a modificare quella parte della cultura di Instagram troppo focalizzata sull’esteriorità” ha detto Karina Newton, a capo dei rapporti con il pubblico di Instagram, spiegando in un post che sono allo studio nuovi sistemi per spingere gli utenti a non cadere in fissazioni malsane. Non resta che vedere quali saranno le evoluzioni: resta comunque il fatto che mentre si discuteva su questi aspetti, il gruppo Facebook stava studiando in contemporanea la proposta di attivare una versione rivolta ai minori di 13 anni.